venerdì 15 novembre 2013

sono partita per il cammino il 27 agosto, sola.



Il giorno 24 è stato il mio compleanno: 72 anni. Il giorno 26 di mia mamma. Le ho portato i fiori e il 27 alle 6’30 ho preso il pullman per l’aeroporto di Bergamo, destinazione Lourdes.  Sono salita sul pullman al capolinea, alla fermata successiva è salita una ragazza, subito mi sono detta: ho trovato un’amica per il camino. E così è stato. Fino ad un certo punto.
All’aeroporto ci siamo avvicinate e conosciute. L’intesa è stata immediata. Lei sembra più giovane di quanto è in realtà ma, comunque è sempre molto più giovane di me.
Anche lei come  me farà tutto il camino. Anche lei come me non ha fissato il ritorno.
L’aeroporto pullula di aspiranti pellegrini. Li perderemo tutti quasi subito, arrivati a Lourdes.
Quando i motori dell’aereo hanno incominciato  rollare quasi ho gridato “non ci posso credere!” ridendo come una pazza. Veramente ero lì e stavo per partire. Fino a quel momento tutte le mie azioni i miei gesti sono stati automatici. Inconsapevoli. Come se non mi appartenessero. E ora ero lì, stavo per partire. Verso l’avventura. E non potevo crederci.



LE NUVOLE

Nuvole si sono adagiate sul mio prato

sono scese con stupore dall’alto

delle nostre rovine



Protagoniste della scena

Idea di statica perfezione



Mi hanno lasciato



Il viaggio è stato bellissimo: in mezzo alle nuvole. Uno scenario fantastico. Alcune nuvole avevano la forma di un fungo con una grande cappella al di sotto della quale stazionavano ciuffi di nuvoline e nuvolette. Una quantità immensa. Un mare di nuvole galleggianti e sospese. Sembrava di navigare con un nautilus  in un paesaggio antartico sennonché, anziché essere composto di ghiaccio era composto da nuvole inconsistenti. Vapori, acqua.

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