Oggi lasciamo la Navarra per entrare in Rioja. Regione famosa in tutta la Spagna per la sua eccellente produzione di vino.

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chiostro monastero di Irache |
Azqueta |
Abbiamo scelto la tradizionale, che ci porta ad attraversare la N-1110 e passa attraverso una strada di servizio tra il Camping Iratxe e le abitazioni (percorsi km 4). Attarverso un tunnel si accede ad una strada in mezzo a campi coltivati e più avanti procede tra alberi di querce. Il percorso interrrotto dall'attraversamento della strada, riprende fino ad Azqueta località dove vive Pablo Sanz Zudaire detto Pablito dei "bordoni" (i bastoni dei pellegrini) che fin dal 1986 costruisce e offre i bastoni fatti con il legno di nocciolo, ai pellegrini che vanno a trovarlo a casa sua (percorsi 7,4km). Proseguendo il cammino prima di entrare a Villamayor di Monjardín (percorsi 9,2km), dove si racconta ci furono battaglie di Carlomagno, si può ammirare la Fonte dei Moro, del secolo XIII. Si tratta di una robusta cisterna coperta con volta ad arco di stile romanico. Nella cima alta del monte si osservano i resti del castello di San Esteban del secolo X che si ergono dominando la regione. Villamayor è nota per i suoi vigneti e le cantine. Un paio di km dopo si arriva all'incrocio con la strada per Urbiola dove si trova una fontana per l'acqua. E' bene rifornirsi perchè per i successivi 10km non si trovano abitazioni e altre fonti.
In questi ultimi km. ci si immerge nel silenzio, in mezzo
ai campi che in settembre, bruciati dal sole d’agosto, sono una macchia
giallo-bruno, a volte giallo sole.
I miei alluci urlano pietà. Mi sono fermata lungo la
strada in una farmacia ed ho acquistato delle protezioni in lattice ma sono
uguali alle mie e poi camminando, soprattutto in discesa, gli alluci puntano
contro la scarpa e son dolori!
Si tratta indubbiamente di una località cruciale lungo il Cammino di Santiago che ad ogni angolo presenta una fusione di storia, arte, folclore e gastronomia. Il Cammino di Santiago si snoda lungo la via principale alla quale si affacciano antichi ospedali, foresterie ed edifici dalla costruzione imponente, che dimostrano la vitalità di Los Arcos grazie alla posizione strategica sulla confluenza di vari tratti dell'itinerario e al flusso costante di pellegrini.
Il centro della città presenta un tracciato medievale, con lunghe vie parallele che a suo tempo furono circondate da una cinta di mura il cui materiale fu riutilizzato in altre costruzioni.
Due porte ricordano l'esistenza di quella piazzaforte: la porta del Estanco e quella di Castiglia che ha l'aspetto di un arco di trionfo. Infine la chiesa di Santa María presenta uno degli esempi più sorprendenti del barocco in questa regione, con una grande ricchezza e spettacolarità.
Nel pomeriggio vado a farmi tagliare i capelli. Faccio un
giro per il centro storico e rientro all’albergue. Vedo un annuncio che informa
la prestazione di un fisioterapista. Prendo appuntamento. Sono ultima di un
numero cospicuo. Esattamente non sanno dirmi quando sarà il mio turno, quindi
attendo pazientemente rimandando la cena a dopo la fisioterapia.
C’è anche una donna della Costarica che aspetta il
massaggio ed è subito prima di me. Anche lei cenerà dopo. Il fisioterapista è
un uomo molto piacevole. Morbido. Anche il brasiliano si fa fare il massaggio
ed è di turno molto prima di me e della costaricana. Il tempo passa, sono già
le otto, la signora della Costarica mi fa passare dicendomi che lei ha già
cenato. (Non credo che sia vero. Lei è una donna di cuore e molto generosa). Il fisioterapista ha delle
mani d’oro. Mi faccio massaggiare i piedi e le gambe. Gli faccio vedere i miei
alluci e lui mi consiglia di mettere i piedi a bagno in acqua molto calda e sale prima
di utilizzare la siringa per estrarre il liquido come mi hanno consigliato in
farmacia e mi consiglia pure di prendere il bus anziché fare la tappa a piedi.
Alle 9’30 finisco l’operazione pediluvio. È troppo tardi
per uscire e andare a cena. In cucina c’è stata una bella tavolata di persone tra le quali la mia amica canadese con la sua famiglia.
Li ho guardati con un po’ di tristezza. Ma scrollandomi immediatamente ho
tirato fuori dalla mia sacca le due banane ed il cioccolato ed ho consumato la mia frugale cena.
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