venerdì 15 novembre 2013

Ages - Burgos



Burgos
Il mattino seguente salutate le “ragazze” aspettiamo la macchina che arriverà alle otto. Ana il sello lo fa a mano e mi consiglia di non  perdere la visita   del museo    dell’Umanitate di Burgos dicendo: ”non  si può andare a Burgos e non visitare quel museo”.
Puntuale alle otto arriva la macchina che carica noi e le mochile, che raccoglie anche in altri albergue. C’è un cielo spettacolare. Azzurro trasparente incendiato da nuvole d’oro.
Alle nove circa siamo a Burgos e ci facciamo portare all’albergue  “Divina Pastora” che si trova in centro vicino alla cattedrale. Sovvertendo le regole chiediamo all’hospitalera di prenotare subito per noi e per le ragazze che arriveranno nel pomeriggio. L’autista ci aiuta ad ottenere l’eccezione intervenendo lui con l’hospitalera la quale alla fine accetterà di buon grado. Mentre sono in questa trattativa mi telefona Gino il quale se la prende a morte perché gli dico che mi trovavo in un momento che non potevo parlargli. Gli ritelefono scusandomi, ma lui rimarrà offeso fino a quando non chiariremo la questione a Torino. Uffa!
Con Simona e le “ragazze” ci diamo appuntamento (telefonico) per il primo pomeriggio.
Con Federico andiamo a visitare la cattedrale.
LA CATTEDRALE
La costruzione della cattedrale venne ordinata da Ferdinando III di Castiglia e da Maurizio di Burgos, vescovo di Burgos inglese per nascita. L'intenzione del re era quella di ampliare il tempio in cui si celebrarono le sue nozze con Beatrice di Svevia.

 Per questo egli contava sulle sue buone relazioni con il vescovo che, con un viaggio in Francia, era andato a prendere ed accompagnare dal suo re la futura regina Beatrice[1]. I lavori iniziarono sul luogo di una precedente cattedrale romanica il 20 luglio 1221, partendo dall'abside che venne
completata in nove anni. L'altare maggiore venne consacrato la prima volta nel 1260, dopodiché ci fu un vuoto di almeno due secoli prima che la costruzione riprendesse. La cattedrale venne completata nel 1567 con la costruzione della guglia posta all'incrocio ("crucero") del transetto e della navata principale.
I principali architetti responsabili della costruzione furono un francese del tredicesimo secolo ed un tedesco del quindicesimo. Nel 1417 il vescovo di Burgos presenziò al concilio di Costanza tornando con il capomastro Giovanni di Colonia (Juan de Colonia), il quale terminò le torri con guglie di pietra.
El Cid - affresco
Tra i più famosi vescovi di Burgos si ricordano un erudito del quindicesimo secolo, e lo storico Alfonso de Santa María.
Nel 1919 la cattedrale divenne il luogo di sepoltura di Rodrigo Díaz conte di Bivar ("El Cid"), e della moglie Doña Jimena. Il 31 ottobre 1984 l'UNESCO inserì la cattedrale tra i Patrimoni dell'umanità, unica cattedrale spagnola ad averne l'onore.
Architettura
La parte occidentale in stile gotico francese (quindicesimo secolo) è costeggiata da torri a sezione quadrata sovrastate da guglieottagonali coperte da opere in pietra. La facciata, su tre piani, ha una tripla entrata con arco ogivale, ed una galleria racchiusa da una balaustra pinnacolata e da un rosone. Al piano superiore si trovano due finestre ogivali a doppio arco e statue su piedistalli, coronate da una balaustra e lettere scolpite nella pietra: PULCHRA ES ET DECORA, al centro della quale si trova una statua della Vergine Maria. Sulle torri si trovano molte balaustre e terrazze, con altre scritte incise. Le punte dei pinnacoli ottagonali terminano nei quattro angoli.
plastico cattedrale
Facciata della Cattedrale, con la fontana di Santa María
La pianta cruciforme, con una navata centrale e larghe navate laterali, è pressoché nascosta all'esterno dall'aggiunta di quindici cappelle effettuata in tutti gli angoli della navata e in corrispondenza del transetto, dagli stupendi chiostri del quattordicesimo secolo a nord-ovest e dal palazzo arcivescovile a sud-ovest. Le tre navate interrotte da una sola crociera rimandano alle cattedrali di Coutances, Pontigny e Bourges. Sopra la tripla entrata della facciata principale (quella occidentale) si trovano due torri alte ed eleganti, coronate da guglie. Molti degli altari, delle cappelle e dei monumenti situati nella cattedrale sono di interesse storico ed artistico. Le sculture della facciata della crociera rimandano alla scuola di Reims e Amiens.
Il portone settentrionale del transetto, noto come "portada de la Coronería", può vantare le statue dei dodici apostoli. Sopra le statue alcune finestre ogivali e due guglie contornano il portone. Il portone meridionale mostra gli evangelisti ai loro scrittoi.
La grande cappella ottagonale del connestabile è costruita in stile gotico flamboyant, piena di cavalieri, angeli ed araldica. Era destinata ad ospitare le spoglie di Pietro Fernando III di Velasco, del connestabile di Castiglia e della sua famiglia.

Gotiche cattedrali
intessute di sensi di colpa
mistiche prigioni
dove scheletriti rami
rincorrono bianche nuvole
La cattedrale è stupefacente, e la visita ci porta via tutto il mattino. Federico fa un sacco di fotografie, io nemmeno una. La sua grandiosità non può starci dentro alla mia macchinetta, mentre fotografo una Via Crucis di un artista moderno dall'impatto molto forte. All’uscita come già accennato comprerò il CD sulle Lamentationes.





Facciamo un giro per la città. Saliamo verso il castello da lassù si vede tutta Bourgos circondata da un paesaggio desertico e montagnoso.
Facciamo uno spuntino in uno di questi localini caratteristici dove si trovano questi tapas sfiziosissimi e un buon bicchere di vino non manca mai. Cosa che gli spagnoli sembrano gradire.
Ritornati all’albergue troviamo le “ragazze” e Federico si accorge di aver dimenticato a Villafranca, dove ci siamo incontrati, il cavo per ricaricare la macchina fotografica e una tripla che a detta sua è difficile da trovare. Dopo aver telefonato all’albergue, dove aveva pernottato, non gli rimane che ritornare sui suoi passi in autobus.
La camminata per Bourgos è stata lunghissima soprattutto l’entrata in città. Le ragazze sono stanche e dopo aver sistemato le loro cose e fatto un riposino andranno a vedere la cattedrale. Io andrò a visitare il museo dell’Umanitate come mi aveva suggerito Ana.
Ci diamo di nuovo appuntamento all’albergue per cenare tutti insieme.
Burgos è una bella città ma non mi entusiasma più di tanto. Oltre alla cattedrale non trovo nulla che la contraddistingua a parte la sua storia.

 







Burgos 
pronuncia spagnola:  [burɣos] , UK / b ʊər ɡ ɒ s / , US / b ʊər ɡ  s / ) è una città nel nord della Spagna é la capitale storica di Castiglia. Si trova alla confluenza del fiume Arlanzón affluenti, ai margini dell'altopiano centrale iberica. Ha circa 180.000 abitanti nella città reale e un altro 20.000 nell'area metropolitana. E' la capitale della provincia di Burgos, nella comunità autonoma di Castiglia e León. Il Burgos leggi o Leyes de Burgos, che prima governava il comportamento degli spagnoli verso i nativi delle Americhe sono stati promulgati qui nel 1512.
Ha molti monumenti storici, di particolare importanza, la Cattedrale di Burgos (dichiarata Patrimonio dell'Umanità da partedell'UNESCO nel 1984), [ 4 ] Las Monastero Reales Huelgas e la Cartuja di Miraflores . Un gran numero di chiese, palazzi e altri edifici a partire dal medioevo rimangono. La città è circondata dal Fuentes Blancas e parchi Paseo de la Isla.
Nobile castigliano, capo militare e diplomaticoEl Cid Campeador è una significativa figura storica della città,  nato un paio di km a nord di Burgos è stato educato e cresciuto qui.
La città costituisce il crocevia principale del nord della Spagna lungo il Camino de Santiago, che corre parallela al fiume Arlanzón .
Ha un sistema di trasporto ben sviluppato, formando il nodo di comunicazione principale nel nord della Spagna. Nel 2008, l'International Aeroporto di Burgos ha iniziato ad offrire voli commerciali. Inoltre, AVE treni ad alta velocità dovrebbero iniziare in servizio nel 2015.
Il Museo dell'Evoluzione Umana , inaugurato nel 2010, unico nel suo genere in tutto il mondo e destinato a diventare uno dei primi 10 musei più visitati in Spagna. Il museo presenta i primi europei, che abitavano in questa zona 800.000 anni fa.
Burgos è stato selezionato come la Capitale spagnola della Gastronomia del 2013.
locandina museo
locandina museo
locandina museo

Storia 
I primi esseri umani hanno occupato i siti vicino a Burgos fin da 800.000 anni fa. Quando i Romani presero possesso di ciò che oggi è la provincia di Burgos, il sito era stato un Celtiberian città. In epoca romana, appartenne alla Hispania Citerior("Citeriore Spagna") e poi a Hispania Tarraconensis. Nel 5° secolo, i Visigoti guidati indietro il Svevi, poi gli arabi occuparono quasi tutti Castiglia nel 8° secolo, anche se solo per un breve periodo, lasciarono poca o nessuna traccia della loro professione. Alfonso III il Grande, re di León riconquistato tratta la metà del 9° secolo, ed ha costruito numerosi castelli per la difesa della cristianità, che è stato poi esteso attraverso la riconquista dei territori perduti. La regione è venuta ad essere conosciuta come Castiglia (latino Castella ), cioè "terra dei castelli".
Vista del castello di Burgos, costruito nel 884 dC
locandina museo
Burgos è stata fondata nel 884 come avamposto di questo expanding frontiera Christian,  quando Diego Rodríguez "Porcelos", conte di Castiglia, governato questo territorio con l'ordine di favorire l'aumento della popolazione cristiana, con questo fine si radunò l'abitanti del paese circostante in un villaggio fortificato. La città cominciò ad essere chiamato Caput Castellae ("Cabeza de Castilla" o "Testa di Castiglia"). La contea ( Condado ) di Burgos, fatte salve le re di León , ha continuato ad essere governata dai conti ed è stato progressivamente estesa, uno di questi conteggi, Fernán González, la sede della sua indipendenza.
Nel 11° secolo, la città divenne la sede di un vescovo cattolico e la capitale del Regno di Castiglia. Burgos era una tappa importante per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela  e di un centro degli scambi tra la Baia di Biscaglia e il sud, che ha attirato un numero insolitamente elevato di popolazione mercante straniero, che divenne parte della città oligarchica ed escluse altri stranieri. Durante il 13° e 14° secolo, Burgos era un posto
preferito dei re di León e Castiglia e un luogo di sepoltura favorita. Il Consejo o comune urbano di Burgos era saldamente nelle mani di una classe oligarchica dicaballeros Villanos, i "cavalieri contadini" di Burgos, che hanno fornito i monarchi con un contingente montato: nel 1255 e 1266 carte reali concesse a quei cittadini di Burgos che. proprietà cavalli e potrebbe armarsi sollievo dalle imposte, a condizione che esse continuano a vivere all'interno delle mura della città L'oligarchia mercantile è riuscito capitolo della cattedrale come i maggiori acquirenti di terreni dopo il 1250, hanno realizzato la loro attività mercantile in comune con la municipale o funzioni reali e mandavano i loro figli in Inghilterra e nelle Fiandre per acquisire esperienza nel commercio estero. Un paio di famiglie all'interno delle hermandades o confraternite come la Sarracín e Bonifaz riuscirono a monopolizzare il posto di alcalde , o sindaco, un tribunale speciale, l'alcalde del rey stata la prima volta a Burgos nel 1281.  Con il regno di Alfonso X , l'esenzione dei cavalieri non
nobili e corporazioni religiose, in combinazione con i regali esorbitanti e sovvenzioni ai monasteri e privati, posto grande stress sul benessere economico del regno.
Abbazia di Santa María la Real de Las Huelgas , è stata fondata nel 1180.
Nel secolo successivo alla conquista di Siviglia (1248), Burgos è diventato un banco di prova per le politiche reali di aumentare il potere contro il Consejo , in parte incoraggiando il diritto di appellarsi dal Consejo al re. Nel 1285, Sancho IV aggiunto un nuovo corpo al Consejoche è venuto a dominare: 
il Jurado responsabile della riscossione delle imposte e la supervisione dei lavori pubblici, il re si riservava il diritto di selezionare i suoi membri. La città percepito che il pericolo per la sua autonomia è venuto invece da un'aristocrazia incontrollato durante minoranze reali: Burgos si unì ai hermandades di città che fatto lega insieme per la protezione reciproca nel 1295 e 1315. Nel 14° secolo, l'intrusione reale ufficiale negli affari della città è stato percepito come un palliativo contro i focolai di violenza da parte della grande classe escluso i mercanti e artigiani, piccoli sui quali il carico fiscale è caduto. Il alguacil era il funzionario del re istituito per giudicare i disaccordi.
Il 9 giugno 1345, spazzando via il governo della città, Alfonso XI ha stabilito regola regale diretta di Burgos attraverso la Regimiento di sedici uomini nominati.
Nel 1574, papa Gregorio XIII fece il suo vescovo un arcivescovo, su richiesta del re Filippo II .
Burgos è stata teatro di molte guerre: con i Mori , le lotte fra Leon e Navarra, e tra Castiglia e Aragona . Nella guerra peninsulare contro la Francia napoleonica, l' assedio di Burgos (tra il 19 settembre - 21 ottobre) è stata una scena di un ritiro per il Duca di Wellington . Sempre nel 19 ° secolo carlista civili guerre di successione spagnola di Burgos è stata la scena di una battaglia. Durante la guerra civile spagnola , Burgos era la base del Gen. Franco ribelle governo nazionalista.
IL museo dell’Umanitate apre alle diciassette, giro un po’ in attesa dell’apertura. Mi infilo in un supermercato e compero della cioccolata: che nel Cammino a parte la golosità è molto energetica. 
 Il museo è molto interessante. La parte preistorica  richiederebbe  tutta una giornata. Sono descritti minuziosamente tutti i ritrovamenti archeologici del periodo paleolitico. E anche la collezione artistica è affascinante. All’ingresso del museo stanno allestendo una installazione di un’opera moderna. L’artista tenta di spiegarmene il significato ma, ahimè mi è del tutto incomprensibile per via della lingua. La visita al museo mi ha stancata pù ancora di una camminata.
Ritorno alla "Divina Pastora". C'è anche una piccola chiesa all'interno e alle 19 c'è la messa, ma siamo rientrati tutti troppo tardi per parteciparvi e quindi andiamo a cena.
 Con Federico mi trovo in sintonia. Si è stabilito tra noi un rapporto cameratesco, senza ambiguità e anche una simpatia reciproca. Anche il fatto di esserci ritrovati in quel modo così sorprendente sembra un segno inconfutabile. Ma nel Cammino è così. Tutto può succedere inaspettatamente.
Ceniamo in una trattoria del centro. L’atmosfera è “calorosa” (con la esse dura), brillante, la compagnia piacevole e l’amicizia sembra consolidarsi. Anche le ragazze sono più che all’altezza della situazione  e ci ripromettiamo di ritrovarci tutti a Torino a casa di Lisetta per una “Bagna Cauda” piatto tipico piemontese.

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