Burgos
Il mattino seguente salutate le “ragazze” aspettiamo la macchina che
arriverà alle otto. Ana il sello lo fa a mano e mi consiglia di non perdere la visita del museo dell’Umanitate di Burgos dicendo: ”non si può andare a Burgos e non visitare quel
museo”.
Puntuale alle otto arriva la macchina che carica noi e le mochile, che
raccoglie anche in altri albergue. C’è un cielo spettacolare. Azzurro
trasparente incendiato da nuvole d’oro.
Alle nove circa siamo a Burgos e ci facciamo portare all’albergue “Divina Pastora” che si trova in centro
vicino alla cattedrale. Sovvertendo le regole chiediamo all’hospitalera di
prenotare subito per noi e per le ragazze che arriveranno nel pomeriggio.
L’autista ci aiuta ad ottenere l’eccezione intervenendo lui con l’hospitalera
la quale alla fine accetterà di buon grado. Mentre sono in questa trattativa mi
telefona Gino il quale se la prende a morte perché gli dico che mi trovavo in
un momento che non potevo parlargli. Gli ritelefono scusandomi, ma lui rimarrà
offeso fino a quando non chiariremo la questione a Torino. Uffa!
Con Simona e le “ragazze” ci diamo appuntamento (telefonico) per il primo
pomeriggio.
Con Federico andiamo a visitare la cattedrale.
LA CATTEDRALE
La costruzione della cattedrale venne ordinata da Ferdinando III
di Castiglia e da Maurizio
di Burgos, vescovo di Burgos inglese per nascita. L'intenzione del
re era quella di ampliare il tempio in cui si celebrarono le sue nozze con
Beatrice di Svevia.

completata in nove anni. L'altare maggiore venne consacrato la prima
volta nel 1260,
dopodiché ci fu un vuoto di almeno due secoli prima che la costruzione
riprendesse. La cattedrale venne completata nel 1567 con la costruzione della guglia posta
all'incrocio ("crucero") del transetto e
della navata principale.


El Cid - affresco |
Tra i più famosi vescovi di Burgos si ricordano un
erudito del quindicesimo secolo, e lo storico Alfonso de Santa
María.
Nel 1919 la cattedrale divenne il luogo di
sepoltura di Rodrigo Díaz conte di Bivar ("El Cid"), e della moglie
Doña Jimena. Il 31 ottobre 1984 l'UNESCO inserì
la cattedrale tra i Patrimoni
dell'umanità, unica cattedrale spagnola ad averne l'onore.
Architettura
La parte occidentale in stile gotico francese
(quindicesimo secolo) è costeggiata da torri a sezione quadrata sovrastate da guglieottagonali coperte da opere in pietra. La facciata, su tre piani, ha una tripla entrata
con arco ogivale, ed una galleria racchiusa da una balaustra pinnacolata e
da un rosone. Al piano superiore si trovano due finestre ogivali
a doppio arco e statue su piedistalli, coronate da una balaustra e lettere
scolpite nella pietra: PULCHRA ES ET DECORA, al centro della quale si trova una statua della Vergine
Maria. Sulle torri si trovano molte balaustre e terrazze, con altre scritte incise. Le punte
dei pinnacoli ottagonali terminano nei quattro angoli.
plastico cattedrale |
Facciata della Cattedrale, con
la fontana di Santa María
La pianta cruciforme,
con una navata centrale
e larghe navate laterali, è pressoché nascosta all'esterno dall'aggiunta di
quindici cappelle effettuata in tutti gli angoli della
navata e in corrispondenza del transetto, dagli stupendi chiostri del
quattordicesimo secolo a nord-ovest e dal palazzo arcivescovile a sud-ovest. Le tre navate interrotte
da una sola crociera rimandano alle cattedrali di Coutances, Pontigny e
Bourges. Sopra la tripla entrata della facciata principale (quella occidentale)
si trovano due torri alte ed eleganti, coronate da guglie. Molti degli altari, delle cappelle e dei monumenti situati
nella cattedrale sono di interesse storico ed artistico. Le sculture della
facciata della crociera rimandano alla scuola di Reims e Amiens.
Il portone settentrionale del transetto, noto come
"portada de la Coronería", può vantare le statue dei dodici apostoli. Sopra le statue alcune
finestre ogivali e due guglie contornano il portone. Il portone meridionale
mostra gli evangelisti ai
loro scrittoi.
La grande cappella ottagonale del connestabile è
costruita in stile gotico flamboyant,
piena di cavalieri, angeli ed araldica. Era destinata ad ospitare le spoglie di Pietro Fernando III di Velasco, del connestabile di Castiglia e della sua famiglia.
La cattedrale è stupefacente, e la visita ci porta via
tutto il mattino. Federico fa un sacco di fotografie, io nemmeno una. La sua
grandiosità non può starci dentro alla mia macchinetta, mentre fotografo una Via Crucis di un artista moderno dall'impatto molto forte. All’uscita come già accennato comprerò il CD sulle Lamentationes.
Facciamo uno spuntino in uno di questi localini
caratteristici dove si trovano questi tapas sfiziosissimi e un buon bicchere di
vino non manca mai. Cosa che gli spagnoli sembrano gradire.
Ritornati all’albergue troviamo le “ragazze” e Federico si
accorge di aver dimenticato a Villafranca, dove ci siamo incontrati, il cavo per ricaricare la macchina fotografica e
una tripla che a detta sua è difficile da trovare. Dopo aver telefonato all’albergue, dove aveva
pernottato, non gli rimane che ritornare sui suoi passi in autobus.
La camminata per Bourgos è stata lunghissima soprattutto
l’entrata in città. Le ragazze sono stanche e dopo aver sistemato le loro cose
e fatto un riposino andranno a vedere la cattedrale. Io andrò a visitare il
museo dell’Umanitate come mi aveva suggerito Ana.
Ci diamo di nuovo appuntamento all’albergue per cenare
tutti insieme.
Burgos
pronuncia spagnola: [burɣos] , UK / b ʊər ɡ ɒ s / , US / b ʊər ɡ oʊ s / ) è una città nel nord della Spagna é la capitale storica di Castiglia. Si trova alla confluenza del fiume Arlanzón affluenti, ai margini dell'altopiano centrale iberica. Ha circa 180.000 abitanti nella città reale e un altro 20.000 nell'area metropolitana. E' la capitale della provincia di Burgos, nella comunità autonoma di Castiglia e León. Il Burgos leggi o Leyes de Burgos, che prima governava il comportamento degli spagnoli verso i nativi delle Americhe sono stati promulgati qui nel 1512.
Ha molti monumenti
storici, di particolare importanza, la Cattedrale di Burgos (dichiarata Patrimonio dell'Umanità da partedell'UNESCO nel 1984), [ 4 ] Las Monastero Reales Huelgas e la Cartuja di Miraflores . Un gran numero di chiese, palazzi e altri edifici
a partire dal medioevo rimangono. La città è circondata dal Fuentes Blancas e parchi
Paseo de la Isla.
La città costituisce
il crocevia principale del nord della Spagna lungo il Camino
de Santiago, che corre parallela al fiume Arlanzón .
Ha un sistema di
trasporto ben sviluppato, formando il nodo di comunicazione principale nel nord
della Spagna. Nel 2008,
l'International Aeroporto di Burgos ha iniziato ad offrire voli commerciali. Inoltre, AVE treni ad alta velocità dovrebbero iniziare in servizio nel 2015.
Il Museo dell'Evoluzione Umana , inaugurato nel 2010, unico nel suo genere in
tutto il mondo e destinato a diventare uno dei primi 10 musei più visitati in
Spagna. Il museo
presenta i primi europei, che abitavano in questa zona 800.000 anni fa.
Burgos è stato
selezionato come la Capitale spagnola della Gastronomia del 2013.
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locandina museo |
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locandina museo |
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locandina museo |
Storia
I primi esseri umani hanno occupato i siti vicino a Burgos fin da 800.000 anni fa. Quando i Romani presero possesso di ciò che oggi è la provincia di Burgos,
il sito era stato un Celtiberian città. In epoca romana, appartenne alla Hispania Citerior("Citeriore Spagna") e poi
a Hispania Tarraconensis. Nel 5° secolo, i Visigoti guidati indietro il Svevi, poi gli arabi occuparono quasi tutti Castiglia nel 8° secolo, anche se solo per un breve periodo, lasciarono poca o
nessuna traccia della loro professione. Alfonso III il Grande, re di León riconquistato tratta la metà del 9° secolo, ed ha costruito numerosi castelli
per la difesa della cristianità, che è stato poi esteso attraverso la
riconquista dei territori perduti. La regione è venuta ad essere conosciuta come Castiglia (latino Castella ), cioè "terra dei castelli".
Vista del castello
di Burgos, costruito nel 884 dC
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locandina museo |
Nel 11° secolo, la città divenne la
sede di un vescovo cattolico e la capitale del Regno di Castiglia. Burgos era una tappa importante per
i pellegrini diretti a Santiago de Compostela e di un centro degli scambi tra la Baia di Biscaglia e il sud, che ha attirato un numero insolitamente elevato di popolazione
mercante straniero, che divenne parte della città oligarchica ed escluse altri
stranieri. Durante il 13° e 14° secolo, Burgos era un posto
preferito dei re di León e Castiglia e un luogo di sepoltura favorita. Il Consejo o comune urbano di Burgos era saldamente nelle mani di una classe oligarchica dicaballeros Villanos, i "cavalieri contadini" di Burgos, che hanno fornito i monarchi con un contingente montato: nel 1255 e 1266 carte reali concesse a quei cittadini di Burgos che. proprietà cavalli e potrebbe armarsi sollievo dalle imposte, a condizione che esse continuano a vivere all'interno delle mura della città. L'oligarchia mercantile è riuscito capitolo della cattedrale come i maggiori acquirenti di terreni dopo il 1250, hanno realizzato la loro attività mercantile in comune con la municipale o funzioni reali e mandavano i loro figli in Inghilterra e nelle Fiandre per acquisire esperienza nel commercio estero. Un paio di famiglie all'interno delle hermandades o confraternite come la Sarracín e Bonifaz riuscirono a monopolizzare il posto di alcalde , o sindaco, un tribunale speciale, l'alcalde del rey stata la prima volta a Burgos nel 1281. Con il regno di Alfonso X , l'esenzione dei cavalieri non
nobili e corporazioni religiose, in combinazione con i regali esorbitanti e sovvenzioni ai monasteri e privati, posto grande stress sul benessere economico del regno.
preferito dei re di León e Castiglia e un luogo di sepoltura favorita. Il Consejo o comune urbano di Burgos era saldamente nelle mani di una classe oligarchica dicaballeros Villanos, i "cavalieri contadini" di Burgos, che hanno fornito i monarchi con un contingente montato: nel 1255 e 1266 carte reali concesse a quei cittadini di Burgos che. proprietà cavalli e potrebbe armarsi sollievo dalle imposte, a condizione che esse continuano a vivere all'interno delle mura della città. L'oligarchia mercantile è riuscito capitolo della cattedrale come i maggiori acquirenti di terreni dopo il 1250, hanno realizzato la loro attività mercantile in comune con la municipale o funzioni reali e mandavano i loro figli in Inghilterra e nelle Fiandre per acquisire esperienza nel commercio estero. Un paio di famiglie all'interno delle hermandades o confraternite come la Sarracín e Bonifaz riuscirono a monopolizzare il posto di alcalde , o sindaco, un tribunale speciale, l'alcalde del rey stata la prima volta a Burgos nel 1281. Con il regno di Alfonso X , l'esenzione dei cavalieri non
nobili e corporazioni religiose, in combinazione con i regali esorbitanti e sovvenzioni ai monasteri e privati, posto grande stress sul benessere economico del regno.
Abbazia di Santa María la Real de Las Huelgas , è
stata fondata nel 1180.
Il 9 giugno 1345, spazzando via il
governo della città, Alfonso XI ha stabilito regola regale diretta di Burgos attraverso la Regimiento di sedici uomini nominati.
Nel 1574, papa Gregorio XIII fece il suo vescovo un arcivescovo, su richiesta del re Filippo II .
Burgos è stata teatro di molte
guerre: con i Mori , le lotte fra Leon e Navarra, e tra Castiglia e Aragona . Nella guerra peninsulare contro la Francia napoleonica, l' assedio di Burgos (tra il 19 settembre - 21 ottobre) è stata una scena di un ritiro per il Duca
di Wellington . Sempre nel 19 ° secolo carlista civili guerre di successione spagnola di Burgos è stata la scena di una battaglia. Durante la guerra civile spagnola , Burgos era la base del Gen. Franco ribelle governo nazionalista.
IL museo dell’Umanitate apre alle diciassette, giro un
po’ in attesa dell’apertura. Mi infilo in un supermercato e compero della
cioccolata: che nel Cammino a parte la golosità è molto energetica.

Il museo è molto interessante. La parte
preistorica richiederebbe tutta una giornata. Sono descritti
minuziosamente tutti i ritrovamenti archeologici del periodo paleolitico. E
anche la collezione artistica è affascinante. All’ingresso del museo stanno
allestendo una installazione di un’opera moderna. L’artista tenta di
spiegarmene il significato ma, ahimè mi è del tutto incomprensibile per via
della lingua. La visita al museo mi ha stancata pù ancora di una camminata.
Ritorno alla "Divina Pastora". C'è anche una piccola chiesa all'interno e alle 19 c'è la messa, ma siamo rientrati tutti troppo tardi per parteciparvi e quindi andiamo a cena.
Con Federico mi
trovo in sintonia. Si è stabilito tra noi un rapporto cameratesco, senza
ambiguità e anche una simpatia reciproca. Anche il fatto di esserci ritrovati
in quel modo così sorprendente sembra un segno inconfutabile. Ma nel Cammino è
così. Tutto può succedere inaspettatamente.
Ceniamo in
una trattoria del centro. L’atmosfera è “calorosa” (con la esse dura),
brillante, la compagnia piacevole e l’amicizia sembra consolidarsi. Anche le
ragazze sono più che all’altezza della situazione e ci ripromettiamo di
ritrovarci tutti a Torino a casa di Lisetta per una “Bagna Cauda” piatto tipico
piemontese.
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